La schiena del cielo/ La espalda del cielo di Luca Benassi
Collezione di quaderni di poesia “Le gemme” n. 19 anno 2018 (Ed. Progetto Cultura)
edizione bilingue: Traduzione di Stefano Strazzabosco, Emilio Coco e Giovanni Darconza
ISBN 978 88 3356-046-5
Ecografia del 12 maggio 2005
La pioggia che batte sul giorno
non riesce a sbiadire gli screzi
le righe bianche e nere
che segnano il cono dell’ecografo.
Siamo usciti di mattina presto
graziati nel dovere dell’acqua.
Sdraiata sul lettino attendevi il palpito dell’occhio
il sentiero verde della voce:
non potevi vedere l’aprirsi del
monitor lucido, pieno della macchia
scura della vita che inarca la parete della gioia:
un puntino era ancora nostro figlio.
Ecografía del 12 de mayo del 2005
La lluvia que cae golpeando el día
no logra borrar los matices
las rayas blancas y negras
que marcan el cono del ecógrafo.
Salimos temprano en la mañana
indultados en el deber del agua.
Acostada en la camilla esperabas el latido del ojo
el camino verde de la voz:
no podías ver cómo abríase el
monitor brillante, lleno de esa mancha
oscura de la vida que arquea la pared de la alegría:
un puntito era aún nuestro hijo.
Ecografia del 1 luglio 2005
Ti vorrei capovolta nel tempo
come fossi tu a dover crescere
osservando la vita
da una membrana sottile di carne.
E invece con pazienza
distilli il senso della creazione
ti fai grande volta celeste, mare
e vento che già sussurra il nome
della nostra discendenza.
Ecografía del 1 de julio del 2005
Te quisiera volcada en el tiempo
como si fueras tú la que debe crecer
observando la vida
desde una membrana sutil de carne.
Y en cambio con paciencia
destilas el sentido de la creación
te vuelves gran bóveda celeste, mar
y viento que ya musita el nombre
de nuestra descendencia.
Ecografia del 24 agosto 2005
Certi corridoi lunghi tramati d’azzurro
lasciano scie di suono mentre offri il grembo
all’occhio dell’ecografo. È di nuovo cono
l’orecchio che si fa occhio
essenza agglutinata che tracima
in organi, secrezioni, carne sazia di vita.
Ed è già nome, uomo, sentimento
questo nostro figlio.
Ecografía del 24 de agosto del 2005
Ciertos pasillos largos tramados de azul
dejan estelas de sonido cuando ofreces tu vientre
al ojo del ecógrafo. Es nuevamente cono
la oreja convertida en ojo
esencia aglutinada que desborda
en órganos, secreciones, carne saciada de vida.
Y ya es nombre, hombre, sentimiento
este hijo nuestro.
Luca Benassi è nato a Roma nel 1976 dove vive e lavora. Ha pubblicato le raccolte poetiche Nei Margini della Storia, (2000), I Fasti del Grigio (2005), L’onore della polvere (2009) e le plaquette Di me diranno (2011) e il guado della neve (2012). Ha inoltre pubblicato insieme alla poetessa Maki Strfield l’e-book Duet of Lines Sen no Nijuso (testi in italiano, inglese e giapponese, Junpa edition 2016). Ha tradotto De Weg del poeta fiammingo Germain Droogenbroodt (Il Cammino, 2002). Giornalista pubblicista scrive come critico per diverse testate online e cartacee. È nella redazione di Punto Almanacco della poesia italiana. Ha pubblicato la raccolta di saggi critici Rivi strozzati poeti italiani negli anni duemila (2010). Ha curato l’opera antologica Magnificat. Poesia 1969 – 2009 (2009), che raccoglie l’intera produzione della poetessa Cristina Annino, l’antologia critica Percorsi nella poesia di Achille Serrao (2013) e La casa dei Falconi, poesia 1974-2014 (2014) che antologizza l’intera produzione di Dante Maffìa.
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