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Cinque poesie da "Tropaion" di Raffaela Fazio (Puntoacapo Editrice - 2020)



Che riesca a dire un giorno: 


Amo come fai tu, mondo, 

quello che passa o che non vuole essere stato 

il teschio, lo spreco, l’inconsistenza 

la dracma perduta (ritrovata?) 

e in ogni desiderio 

il pudore, il sospetto 

di una reticenza.


Tra le specie


Così insicuro l’uomo 

così diverso 

            da tutto 

se nel resto del creato 

il primo contatto tra le specie 

è fame, non stupore. 


Ma l’uomo non è fatto 

per la lotta. 

Il suo indugiare 

somiglia alla coscienza 

o al suo sonaglio: 

 

un salto 

e poi la meraviglia.


Terracotta 


Sii tenero 

come chi vive 

dei suoi frantumi: 


dentro il corpo 

di terracotta 

             il lume. 


Lo si vede 

dalle crepe sottili 

dalle piccole morti 

con cui si apre 

            la notte, l’ascolto.


Il sogno del violoncello 


Nessun tocco. 

Il polso non s’incurva sull’archetto 

eppure la corda 

ha iniziato a vibrare da sola. 


Il senso è la distanza 

in fondo alla quale 

                       una fiamma 

ha emesso per prima la nota 

che ha in noi risonanza. 

Dal buio si è alzata 

e dalle sue ceneri. 


“Devi ascoltare 

il suono che non generi”.


***


Tornerà la Vita 

senza mappature 

come arrivano gli uccelli migratori. 

Ci troverà d’istinto, chiusi 

nell’incoscienza della morte 

e muti. 

Non varrà ragione, né perdono. 

Per prima cosa 

il suo calore, come di corpo. 

E dopo, ancora.



Raffaela Fazio, nata ad Arezzo nel 1971, risiede a Roma dove lavora come traduttrice. Ha trascorso dieci anni in vari paesi europei, laureandosi in lingue e politiche europee all’Università di Grenoble, e specializzandosi presso la Scuola di Interpreti e Traduttori di Ginevra. Rientrata in Italia, ha conseguito un diploma in scienze religiose e un master in beni culturali presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Nel campo dell’iconografia, ha pubblicato: Face of Faith. A Short Guide to Early Christian Images (2011). È autrice di vari libri di poesia. Tra gli ultimi: L’arte di cadere (Biblioteca dei Leoni, 2015) con prefazione di Paolo Ruffilli; Ti slegherai le trecce (Coazinzola Press, 2017) con postfazione di Francesco Dalessandro, L’ultimo quarto del giorno (La Vita Felice, 2018); Midbar (Raffaelli Editore, 2019) con prefazione di Massimo Morasso; Tropaion (Puntocapo Editrice, 2020) con prefazione di Gianfranco Lauretano e postfazione di Sonia Caporossi. Si è inoltre occupata della traduzione di Rainer Maria Rilke, le cui poesie d’amore sono state raccolte in Silenzio e Tempesta (Marco Saya Edizioni, 2019).



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