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Cinque poesie inedite di Anna Toscano

Una sorta di rassegnazione


C’è una sorta di rassegnazione

in questa piccola cameriera

dai tratti orientali, minuta

e svelta nel piccolo ristorante

nel cuore di Lisbona.


I suoi occhi fuggono

quando il donnone inglese

fingendo di fumare attraversa la strada

e le allunga una mancia.

 

Lei rientra ancora più veloce

una banconota nel palmo della mano

sopra posate e piatti sporchi;

la srotolerà solo nella notte

una occhiata alle pantofole

ed è già ora di stendere tovaglie.


Alla signora davanti a me


Alla signora davanti a me

quando si appisola cade

il basco con paillettes sulla fronte,

arriccia il labbro superiore

come per fermarlo poi

apre gli occhi e dice

ci siamo ci siamo.

 

Il marito dentro una felpa con zip

addentellata sulla carne

senza togliersi le cuffie le risponde

non ci siamo non ci siamo.


Tutta la tratta Bologna-Firenze

è andata così.

A Roma Termini la addetta alle pulizie

ha raccolto il manicotto

sintetico fucsia della signora

lo ha messo al collo e svuotando cestini

guardava al finestrino come le stesse.


Nel volo per Madrid


Nel volo per Madridla mia vicina di posto

va al funerale del padre,

in treno il mio dirimpettaio

a quello del fratello.

 

Arrivano, si siedono

si addormentano pesantemente

poi aprono gli occhi

increduli sulla vita

che in pochi istanti

cedono alle lacrime.


Così è quel risvegliarsi

senza ancora contatto

col mondo dei ricordi,

la grazia prima dello spavento.


Tagliando le cipolle

  

Ieri mentre tagliavo le cipolle

pensavo alle sarde in saor di mia nonna

poi pensavo a mia madre

alle sue ultime parole

“Cretina, perché piangi”

mi domandavo  dunque

se ci debba essere un motivo

per piangere

e uno per lacrimare

la guerra l’amore il mare

le persone che ti rubano dentro

le lampade gialle al soffitto

il mio cane che sta male

c’è qualcuno che visti i permessi per le lacrime

quante in quale occasione e come

e con le cipolle,

con le cipolle cosa dobbiamo fare.

Poi ho tagliato i porri

e ho pensato al mio desinare.


Vorrei raccontarti


Vorrei raccontarti di una infanzia

triste in una città opaca, non

distrarti, parlo di un luogo

dentro l’ovatta dei giorni con

il mercato dei fallati a rallegrarlo.


Parlo di una grande casa mai

silenziosa su un cielo basso, troppo

basso per riuscire ad alzare la testa, la

strada per la chiesa troppo breve così

la via per la fuga: un elastico e una

corda alla vita tirava indietro senza

speranza di ossigeno.

 

Ascolta voglio dirti di volti ora

amati che non sapevano amare e

amarsi, di vite dannate da

legacciuoli sparsi, anime ribelli

nate in anni e luoghi sbagliati.


Ti dico che le strade erano strette non

passava l’aria, i giorni stantii e

le furie poco addomesticate: una patina

attorno a famiglie perfette solo

da fuori delle finestre con ampi tendaggi.

Ti direi della volta che il padre della

mia amica disse nell’altra stanza Basta!

e un colpo di pistola vibrò;

lei, la mia amica, mi fece cenno  di

continuare a studiare mentre un silenzio

cereo scendeva sul nostro tavolo.


Ti dico che quando sua madre apparve con

del tè e della torta capii quanto spesse

fossero anche le loro tende lunghe fino

a terra con dei nodi come i falsi ricchi,

quanto stretta la corda che avevo in vita

 quanta vita avrei voluto senza dimenticare.


Anna Toscano vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre facoltà. Scrive per testate, tra cui Il Sole24 Ore e Doppiozero. Sesta e ultima raccolta di poesie è Al buffet con la morte, La Vita Felice 2018, preceduta da Una telefonata di mattina, 2016, Doso la polvere, 2012; liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie; sua la curatela di cataloghi e libri di poesie. Ha ideato e condotto la trasmissione radiofonica Virgole di poesia per Radio Ca’ Foscari. Per la testata on-line La Rivista Intelligente cura Venerdì in versi. È stata editor per case editrici, lavorato come ufficio stampa; ha collaborato con varie scuole di scrittura e ha fondato “Lo Squero della parola”, laboratorio di scrittura. Come fotografa suoi scatti sono apparsi in riviste, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. Varie le esperienze teatrali, tra le quali “Voce di donna Voce di Goliarda Sapienza”.  www.annatoscano.eu  


 

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