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Quattro poesie di Antonio Nazzaro

quando il ritorno

é un misurare distanze

sfiorare lento ricordi

svanisce il tempo

non la solitudine


*

Ah, amore se potessi

aprirti questo dolore

e mostrarti i mostri

che divorano

le ore silenti della notte insonne

che straccia

d’ansia l’aria

che lascia

un respiro d’acqua

che toglie

suono alla parola

che dire non sa

aiutami


*

non ho

in me

lacrime

ma

dolori

pietrificati


*


Della solitudine conosco il viaggiare

quei posti vuoti di voglia di parlare

solcando un riflesso d’oceano e cielo

la gallina al mio fianco mi guarda curiosa

come tutti su questa chatarra* dalle gomme-unghie

che si conficcano su questa terra andina

sbuffi di motore e sbadigli tutti a cercare l’aria

il rituale che vicino al cielo vuole il cappello

a tenere lontano il male che alla testa da l’altura

passi che sostengono a fatica il corpo e questa cima da cui si vede

quest’America solo mia da non parlare ma guardare passare come un amore a trapassare

il cuore


*


Su questi bordi della vita dove gli abissi

invitano al volo come a cancellare gli orrori

che non sono guerre ma piccoli inciampi

il caffè rovesciato la donna perduta la parola trattenuta

che ancora strozza e le voci della memoria

a scappare dai cassetti con i calzini dai buchi di sempre

su questa vita da acrobata in equilibrio tra il silenzio

del mondo e l’urlare selvaggio di una mente racchiusa

nel rettangolo muto di una stanza di una tastiera



Antonio Nazzaro (Torino, 1963): giornalista, poeta, traduttore e mediatore culturale italiano. Vive a Caracas in Venezuela.

Nel 2008 diventa coordinatore del Centro Culturale Tina Modotti con lo scopo di promuovere la cultura italiana e Latino Americana attraverso varie forme di interscambio culturale.

Nel 2013 ha scritto il libro in prosa poetica Odore a Torino-Caracas senza ritorno scritto e pubblicato in italiano e spagnolo dalla casa editrice Edizioni Arcoiris di Salerno (copertine e illustrazioni dell’artista argentina Mariana De Marchi).

Nel 2014 è stato selezionato per rappresentare l’Italia al Festival Mondiale della Poesia di Caracas.

Nel 2015 è stato selezionato per rappresentare l’Italia al Festival del teatro di Caracas con l’opera di video teatro: Cronaca di un cronista urbano: Pedro Lemebel.

Nel 2017 ha pubblicato il libro: “Appunti dal Venezuela, 2017 vivere nelle proteste” dove si raggruppano cronache, poesie e prose poetiche e le fotografie di Horacio Siciliano per raccontare gli avvenimenti quasi in diretta, Casa editrice Edizioni Arcoiris di Salerno.

Traduzioni per volumi, dall’italiano allo spagnolo:La notte di Dino Campana, Edicole Ediciones, Cile,  2017,La lengue incansable – 10 voces contemporaneas, Buenos Aires Poetry, Argentina, 2017 (testi di (Alessandro Canzian, Federico Rossignoli, Alberto Toni, Giovanna Rosadini, Gian Mario Villalta, Roberto Cescon, Sandro Pecchiari, Luigi Oldani, Luigia Sorrentino, Giovanna Frene) 

Alfabeto dell’invisibile, di Chiara de Luca, Samuele Editore, 2015 (versione bilingue italiano e spagnolo), Brígida de Suecia; maestra de santidad de Europa : en el 700 aniversario de su nacimiento; Madrid, Palafox & Pezuela, 2003 (co-traduzione con Patrizia Marcheselli)


Attualmente dirige una nuova collezione dedicata alla poesia contemporanea latinoamericana per la casa editrice italiana Editore Arcoiris, Salerno. Coordina la sezione poesia latina per la rivista Atelier poesia e collabora con altre presenti in rete. Inoltre sfoga la sua passione segreta con una rubrica dedicata alla fotografia sulla rivista Fuori Asse. In America Latina collabora con riviste cartacee e digitali tra le quali, Buenos Aires Poetry e Poesia dell’Università di Carabobo (Venezuela). Suoi testi sono stati tradotti e pubblicati in diverse riviste nazionali e internazionali. Quest’anno è stato invitato al Festival di Poesia dell’Avana, Cuba.

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