"Il filo torto" di Angela Suppo (Ed. Puntoacapo - 2022)
Angela Suppo
"Il filo torto"
(Ed. Puntoacapo)
Segnalo in questa mia rubrica Il filo torto, seconda raccolta della torinese Angela Suppo (la prima è Senza indicazione di tempo, La vita felice 2019). Qui, con raffinata maturità , l’autrice porta avanti secondo logica consequenziale toni e tematiche del primo libro. Mi piace, di questo procedere, il non venire mai a patti con la sua formazione filosofica: l’autrice si interroga sul vero, sul senso della vita, sia nelle grandi problematiche sia attraverso piccole cose di uso quotidiano, costumi, linguaggi, piccolezze del nostro tempo. Lì in effetti si disvela il reale, osservato da Angela con acume, con il suo dire caratteristico, spesso ironico, talora sarcastico, sempre suffragato da riferimenti classici (vedi la Vergine Cuccia di pariniana memoria).
Ma tutto avviene in un clima di leggerezza: non fa proclami, il giudizio sfuma nel sorriso (magari un po’ amaro, ma sempre sorriso), non si impegna da maestro filosofo in dialoghi sui massimi sistemi, perché ben sa che il senso oscuro del vivere si palesa attraverso piccoli esempi concreti, vedi la poesia sul negozio di ferramenta o sulla scatola dei bottoni, che tutti abbiamo in casa ma nessuno di noi, prima di lei, si è mai sognato di considerare e di interpretare nel suo significato ana-logico e simbolico. Magia del poeta e della poesia.
Per Angela Suppo, infatti, la poesia è sguardo esistenziale sull’essenza della vita, colta nei piccoli particolari all’apparenza insignificanti, ma che un occhio attento e partecipe riesce a svelare con stupore e incantamento, talora anche con dolorosa sorpresa, a sé stessa prima che ai lettori. Elementi concreti, di semplice materialità , ci aiutano a capire come dal molteplice, in aggregazione, si possa arrivare a una nuova unità che nasce dall’unione di elementi della vita, siano questi elementi le ironiche osservazioni delle storture di oggi, nella prima sezione Antropica, sia la rasserenante bellezza della natura ligure, amatissima, nella seconda sezione, sia la sintesi finale nella terza, del Filo torto, appunto.
Marvi del Pozzo