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Antonio Salvado
il senso della poesia


Nota critica e traduzione di Stefania Di Leo


Ma che triste stanchezza, è faticoso sprofondare nel tremore dello stesso sogno e l'alba che si oscura così / Non taccio per sempre il canto perché respiro nei tuoi occhi l'opulenza dell'incontro sospirato

 

Un anno fa moriva Antonio Salvado, importantissimo e condecorato poeta portoghese, ma la sua poesia continua a vivere. Quando parliamo di poesia dell'irrazionale ci riferiamo non solo al mistero della realtà che ci circonda, ma anche alle forme della lirica tradizionale, alla chiarezza di pensiero e a una modalità di comunicazione diversa, quasi opposta. tra il lettore e l'artista.

Antonio Salvado è stato un poeta molto amato, nelle terre lusitane e a Salamanca.

Nei suoi versi la parola si rende duttile, flessibile, fluida, docile, è veicolo per una nuova concezione del sé, per nuove avventure di coscienza, per stati d'animo molto mobili.

Perché ti dico senza dimensione che sono il proprietario delle lacrime che nutrono

l'urlo soffocato nella mia gola.

La sua poesia si fa portavoce di misteriose concordanze e coincidenze psicologiche, grazie all'uso sapiente di analogie, allusioni e suggestioni. Da ogni composizione emerge infatti una rete polverosa di impressioni e riflessioni, di frammenti ed errori che lasciano intravedere l'invisibile.

La poesia di Antonio Salvado percorre i sentieri più reconditi dell'io e ne coglie le istanze, ne distende le pieghe, ne svela le dicotomie. La poesia è quindi rivelazione, specchio dei territori più remoti e solitari, più sommersi e inesplorati dell'io. È la voce di quei sentimenti inespressi che pullulano e incalzano da dentro.

La bellezza non è mai assente. Quando la solitudine, la paura e il maltempo bussano alla porta, le coppe colme di nettare divino ci invitano a non ascoltarle, ma a immergerci in sorrisi e sogni improbabili.

Antonio Salvado considera la natura come un'entità vivente in continuo movimento.

Con questa entità l'uomo deve fondersi e stabilire un contatto intenso, fino ad immergersi nel suo ritmo vitale; l'uomo e il mondo si incontrano ed entrano in contatto diretto.

Cerca la fusione dei sensi e dell'anima con le forze della vita, accogliendo e rivivendo la molteplice esistenza della natura, con piena adesione spirituale e amorosa.

Salvado canta quel sentimento di unione con la vita, con la natura, dove si immerge e si fonde.

 

È notte, madre

Le foglie stanno già iniziando a coprirsi

la foresta, madre, del tuo puro autunno...

Ci sono tante parole di questo amore

quali zanne hanno trattenuto le mie labbra

dirtelo in faccia, madre!...

 

La foresta definisce continuamente sé stessa

ora nel livido delle paludi,

e ravviva sempre quelli distaccati

foglie che rendono più grande il mio dolore.

Sul pavimento del sangue che mi hai donato, umile

e triste, li bacio. Un giorno con te

sarò stato crudele: la mia bocca,

in ogni palpito del vento tra i rami,

Cerca, secca, il tuo immenso perdono...

 

È notte, madre: aspetto ad occhi chiusi,

Possa un mattino resuscitarmi!…

 

António Salvado, in Passaggio difficile

 

 

Amicizia


Un bambino molto sporco lancia sassi a un cane.

Il cane non scappa. Schiva e viene dal bambino

             a leccargli il viso.

 

C'è poi un abbraccio forte, di intesa e

             amicizia. E fianco a fianco, con una mano piccolissima

             sporchi sul collo peloso, eccoli giù per la strada stretta,

             verso il sole.

 

Antonio Salvado, in Cicatrice

 

 

In eterna assenza

 

Ho aspettato con lacrime e vento

addolcendo il mio istinto aperto

non fumo una sigaretta né la gioia degli uccelli

o emergenza anonima

nessun grande dà la vita

                                        nessuna nave notturna

che mi ricalca con le labbra evidenti

e possiede un profilo indubitabile,

donna con dita religiose

e braccia spirituali...

 

Quella donna-piramide

                                           con un insieme di peli del corpo

e urla silenziose nelle pupille.

 

Amante che non vedeva quanto prometteva la notte

In una sospesa nube sono d'accordo

il mio cuore di carne e qualche gioco da ragazzi...

 

Amante che non c'è da nessuna parte

per punire i miei giorni coinvolti

affogare il mio sesso

in questa disperazione carnale!...

 

Antonio Salvado, in Il Fiore e la Notte

 

 


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Antonio Salvado è nato a Castelo Branco. Laureato in Filologia romanza presso l'Università Classica di Lisbona, professore in pensione dell'insegnamento superiore politecnico. Dottore Honoris Causa dell'Università di Beira Interior. Ex direttore di un museo statale. Poeta, saggista, antologo, traduttore, organizzatore di edizioni, direttore di pubblicazioni culturali. Le sue poesie sono incluse in importanti antologie portoghesi e straniere e sono state tradotte in diverse lingue. La sua vasta opera (letteraria e culturale) ha ricevuto significativi riconoscimenti nazionali e internazionali.

Autore di un'ampia opera poetica, Il Fiore e la Notte; Recondito; Sul margine delle ore; Narciso; Passaggio difficile; Cicatrice; Jardim del Paço; Tropi; Strana condizione; Interni in luce; faccia atlantica; Amata vita; Codifiche Des; Motivo di preoccupazione; Sonetto in memoria di João Roiz de Castelo Branco; Utero Felice; Nausicaa; Il prodigio; Disversi; Il Corpo del Cuore; Storie nell'arte; Certificato di partecipazione; Castalia; Il piacere di scrivere; Il vasto continente; Pesto Di Rose; La luce piatta del giorno; I giorni; Strade larghe; Quartine (non)popolari ed epigrammi saggi; Fiore dell'alea; Il dolore; Acque del sonno; Aedo si rompe; La quinta corsa di Rochas; Cose marine e terrene; Entre Pedras o Verde; Parole Perdute seguite da Otto Encomi; Se nell'Anima c'è; burroni; Malva; Quasi tariffe; Ricapitolazione; Modulazioni; I lontani cenni; Affioramenti; In fondo alla pagina; Questa storia; Odi; Autunno; Il sole di Psara; Serie di Sonetti seguiti da Nuove Odi e Redondilhas, Ripristina la Luce; Aure dell'Egeo e di altri mari; Il giorno, la notte, il giorno; Nella sua mano destra; Sonetti d'interregno; Echi del percorso seguiti da passi; Segni fluenti; Igaedus; All'interno della pagina seguita da Prose separate dall'Interregno; Le linee che durano; Un simpatico addio di tenerezza seguito da Con le stesse parole; Il margine desiderato; Sirgo I; Sirgo II, Sirgo III, Sirgo IV.

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